CROWDEAD: recensione di MALPHAS e intervista per la band mantovana che unisce death e thrash metal

Recensione di Francesco Bommartini

MALPHAS dei Crowdead

Non ci vanno per il sottile i giovani mantovani Crowdead. E lo fanno capire fin da subito, con la possente Overload, che segue una breve intro che fa entrare nelle atmosfere metalliche del platter. Così come presto si capisce che l’amalgama di old school e new school è più tendente al secondo aspetto. Un tipo di concetto che non riguarda solo il sound, con un basso molto presente al pari degli axeman, ma proprio le scelte stilistiche. I ragazzi pestano, sì, ma apprezzano molto anche l’andazzo granitico, che si può respirare nel terzo brano Serpent Specter, che include però anche degli arpeggi distorti che donano al risultato un’aura minacciosa.

Un’atmosfera che trova contiguità nella successiva intro di Pray and Burn, prima che il pezzo torni soverchiato dal riffing incisivo di Matteo Usberti, e parta in una cavalcata thrashy. Ma sempre con quel sentore di Pantera che fa tanto, tanto bene. Sì, perché il riffing dei Crowdead non perde nella velocità lo spessore, complice la buona produzione ma anche una dinamicità che è sottolineata dal basso di Andrea Bissolati e dalla batteria di Stefano Bertozzi. Sempre degna di nota, poi, la prova vocale di Mike Pellegrino. Non un mezzo cedimento, una roccia su cui la band può contare.

I ragazzi si divertono, e si sente talmente tanto che anche chi apprezza il metallo in genere, senza eccessivi paraocchi, non potrà non notarlo, anche in pezzi un po’ meno incisivi (come la pur buona In Search of my Demon). Sintomo che la libertà interpretativa nell’affrontare il tema musicale può portare ottimi risultati la dà la quasi crossover Deadcrow, che incorpora un andamento hardcore che ben si sposa con il thrash di base. The Stepsister’s Deceit supera un altro piccolo esame: l’alternarsi di voce pulita e distorta. La voce funziona anche così!

Se Parasite Shame aggiunge solo una tastiera a quanto già sentito prima poco importa: i Crowdead sono freschi, il frutto Malphas è ideale per scapocciare anche nell’estate che si affaccia in quest’anno così impensabile…

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bommaraya

Giornalista. Rock Trotter. Amante della vita e delle sue sfumature.

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